Ecco perché mangiare uova di gallina è un atto di crudeltà

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eggUno degli ingredienti più usati nella cucina tradizionale, soprattutto per fare i dolci, è l’uovo. Data la sua capacità di legare i vari componenti di una ricetta, aggiunge gusto e rendere facilmente malleabile e soffice un impasto.

Molte volte ci pare “impossibile” evitare di usare un ingrediente solo perché siamo abituati ad usarlo, non perché quell’ingrediente serva davvero.

Tuttavia esso è facilmente sostituibile con altri di origine vegetale, a seconda del piatto che intendi preparare.

Il 70% delle calorie dell’uovo proviene dai grassi animali, grassi saturi.

Alimenti come le uova ed il latte vaccino possono essere difficili da digerire, e non si abbinano bene con le farine perché la digestione diventa molto lunga e laboriosa per il nostro organismo. Possono inoltre creare intolleranze ed è anche per questo che sarebbe meglio non usarli.

article 7 img 3Ma lo sai che trattamento viene “riservato” alle galline allevate per produrre uova?

Se non lo sai, te lo descrivo io:

Immediatamente dopo la schiusa delle uova (che avviene nelle incubatrici), i pulcini vengono separati tra maschi e femmine (considera che la probabilità che un pulcino nasca femmina o maschio è del 50%, e solo le femmine sono utili a fare le uova, per cui i maschi vengono “scartati” subito).

Le femmine vengono messe su un nastro trasportatore che le fa arrivare ad una macchina che trancia loro il becco (manovra dolorosissima in quanto il becco è ricchissimo di terminazioni nervose,) questo per evitare che si becchino tra di loro, nella situazione di stress che si crea all’interno del capannone dove resteranno rinchiuse per circa 2 anni.

chicken-white-leghorn-hensLe galline non sono animali aggressivi, ma la prigionia le fa impazzire, come accadrebbe a noi esseri umani se fossimo rinchiusi nelle loro stesse condizioni.

Vivono ammassate le une alle altre in capannoni dove non possono mai vedere il sole ma solo luci artificiali.

Respirano un’aria insalubre e sono confinate in spazi disumani dove ciascuna ha una superficie grande quanto un foglio A 4 in cui non può muoversi, non può distendere le ali e si ferisce le zampe nella rete della gabbia.

Queste povere galline vengono nutrite con mangimi pieni di sostanze che stimolano l’appetito, e che le fanno crescere rapidamente, farmaci per curare le malattie e prevenire le epidemie che si possono diffondere all’interno dei capannoni.

Tutto questo per farle produrre continuamente uova, ogni giorno.

Le galline fanno un uovo al giorno anche per 300 giorni consecutivi, solamente perché l’uovo che fanno gli viene giornalmente sottratto.

uova-galline-allevamento-iStock_000045208374_SmallSe una gallina viene lasciata al suo ritmo naturale, fa circa 10 uova poi smette e inizia a covarle.

Se invece gliele vengono tolte, si induce il loro organismo a produrne ancora.

Questo è un meccanismo presente in molti uccelli che serve per salvaguardare la riproduzione, infatti se un uccello perde le uova perché un predatore gliele ruba, ne fa di nuove senza aspettare la successiva stagione riproduttiva.

Quindi, portare via le uova alle galline, le induce a produrne in numero maggiore rispetto alla loro naturale fisiologia riproduttiva.

Questo comporta, oltre allo sfruttamento, anche lo stimolo a una sovrapproduzione, con conseguente indebolimento del loro organismo e la diminuzione dei loro anni di vita.

Se una gallina vive in media 8 anni, in queste condizioni non supera i 2 anni.

Chicken or EggI pulcini maschi invece, nati negli allevamenti specializzati nel produrre uova (sia che siano certificati bio, allevamenti all’aperto, al chiuso o in gabbia), sono uno “scarto” quindi vengono trasportati da un altro nastro ed entrano in una macchina infernale che li tritura vivi, facendoli diventare mangime (“farine proteiche”) usato per nutrire altri animali da allevamento o gettati nei cassonetti a morire di fame e soffocare lentamente.

Un atto di crudeltà inimmaginabile.

Ecco da dove provengono le uova che troviamo nei supermercati…

Come bere il latte, così anche mangiare le uova è solamente una tradizione: non è affatto necessario e anzi, è crudele.

Uova (e latte) “senza crudeltà” sono solo una fantasia.

Continuare a consumare questi prodotti crea un’insostenibile sofferenza per gli animali, e non apporta nessun beneficio alla nostra salute.

L’opinione sui prodotti di origine animale, come latte e uova, per chi non ha fatto la scelta vegana o per chi è latto-ovo vegetariano, è piuttosto contrastante: “Mi fa bene o mi fa male mangiare questi prodotti?”, “Gli animali mica vengono uccisi per produrre uova e latte (o miele)!”

Invece la produzione di uova, latte e derivati, comporta inevitabilmente l’uccisione degli animali che li producono.

È impossibile consumare uova senza uccidere i pulcini maschi, prima, e le galline dopo.

Le galline che depongono le uova sono sicuramente destinate a essere uccise, quando la loro produttività diminuisce sotto un certo limite.

In modo simile, anche le mucche da latte seguono la stessa sorte se non riescono più a produrre il quantitativo di latte richiesto dall’industria, causato dal loro continuo sfruttamento e dalle varie infezioni o malattie di cui soffrono all’interno degli allevamenti.

Se vuoi approfondire questo argomento, vai all’articolo: Tu non sei una Mucca: Ecco come ti fai del male quando bevi Latte.

Se anche tu non vuoi essere causa di sofferenza per le galline, questi sono i suggerimenti che ti posso dare:
Eggs_1.: Scegli di
non acquistare uova comprate al supermercato, siano esse biologiche o fatte da galline allevate a terra, perché questo comporta lo stesso meccanismo che avviene per gli allevamenti intensivi in gabbia: al termine di circa 2 anni di sfruttamento, le galline sono sempre e comunque destinate ad essere macellate;

uova 22.: Hai a casa delle galline? Curale con amore e lasciale libere di muoversi, correre e raspare per il prato finché non moriranno di morte naturale. Sarà una tua scelta decidere di mangiarti le loro uova oppure no, sapendo comunque che è bene lasciare che la gallina covi le sue uova, che poi abbandonerà dopo un certo tempo, a causa della mancata schiusa (dato che le uova non sono fecondate);

Per salvare gli animali e risparmiare loro sofferenza e morte, quindi, non è sufficiente scegliere un tipo di allevamento piuttosto che un altro, se la quantità di “cibi animali” consumati rimane la stessa.

Non serve, perché è impossibile che i metodi di allevamento vengano modificati se non diminuisce la richiesta di prodotti animali.

Scegliendo di consumare prodotti vegetali piuttosto che animali, questa richiesta si inverte.

Usando le informazioni che hai appreso in questo articolo, se ti troverai a parlare di questo tema con altre persone che non considerano ancora la scelta vegana, prova a consigliare loro di iniziare a diminuire il consumo di uova, facendo capire che semplicemente cambiare tipo di uova acquistate, non farà cambiare vita a questi poveri animali.

Quello che è veramente importante è riuscire a cambiare la nostra mentalità su questo argomento, fin troppo deviata da abitudini e tradizioni, che molto spesso ci sono state imposte come uniche alternative, ma che hanno poco a che fare con la nostra salute e con quella dei nostri amici animali.

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